✍️Anche questa edizione del Salone Internazionale del libro è pronta a partire.
Il nostro lavoro è quello dei mediani, quello cantato da Ligabue, un’attività oscura, dura ma altrettanto essenziale e determinante, .
Noi non appariamo, gli allestitori sono un popolo che opera sottotraccia, però -lo possiamo dire senza rischiare di essere smentiti- noi siamo quelli che danno concretezza, solidità e robustezza ai Saloni con un apporto certosino che rende fruibili, suggestive, accattivanti le manifestazioni.
Noi siamo la leva che dà plasticità alle emozioni che i fruitori percepiscono, con grande tenacia e capacità di perseguire gli obiettivi.
Orgoglioso dell’azienda per la quale opero e degli allestimenti a cui diamo sostanza ed anima.
Ultimo giorno di allestimento 15711 passi 💪😂

👉Un progetto raffinato, una architettura sobria che dialoga perfettamente con il mondo Feltrinelli e ne esprime i valori.

Il nuovo stand, con il quale la casa editrice milanese si presenta alla kermesse libraria torinese, promette una full immersion totalizzante.

All’interno di uno spazio raddoppiato rispetto agli anni precedenti trovano collocazione i vari marchi del gruppo, ognuno con la propria identità, tutti con elementi che “parlano assieme”.

❗Ieri sera, un amico con il quale non ho congruenti posizioni politiche, sotto ad un mio post, ha pubblicato un articolo de “Lo Spiffero” che attacca Lorusso per varie nomine.

Mi è venuto in mente questo articolo che trattava lo stesso tema riferito a quella che è in scia a Conte per la beatificazione.

Quando la memoria è corta. E pure: non capisco perché Torino non abbia per alzata di mano rivoluto in maniera plebiscitaria questa sindaca seconda solo a Conte, l’uomo senza il quale (per i suoi adepti) non esisterebbe l’Italia.

Ci sono sempre i nostalgici, nei quali i ricordi si mescolano con la fantasia

✍🏽 Mi piacerebbe capire, soprattutto sapere, che sarà di noi trofarellesi.

Forse un mese fa, ma credo di più, ci fu spiegato che il comune è soccombente in una causa per circa 4 milioni di euro. Ci fu detto che si stavano valutando delle strade per evitare che il Comune finisse in dissesto (nota a margine: invito a documentarsi su cosa vuol dire nell’immediato e negli anni a seguire essere soggetti a questa procedura).

Qual è lo stato delle valutazioni ad oggi? Cosa è stato fatto? Quali sono le opzioni in campo?

Un problema così grave dovrebbe essere affrontato mettendo la popolazione al corrente.

Era stato promesso un modo di amministrare che mettesse il cittadino al centro, la debacle comunicativa di Sindaco ed assessori è imbarazzante.

E poi mi pongo altre domande: si poteva fare qualcosa? Erano da prevedersi gli accantonamenti? Questi accantonamenti ci avrebbero messo in sicurezza rispetto al rischio di dissesto?

Sono domande che mi faccio e che mi hanno fatto amici trofarellesi.

…..

Invito il direttore de La Città di Trofarello Roberto D’Uva a farsi parte attiva in questo senso.

Capisco che potrebbe non essere facile, ma credo che chi deve dare le risposte non può opporre un diniego all’unico giornale con notizie solo trofarellesi.

❗Mi capita, talvolta, di pensare di vivere in un mondo parallelo.

Abbiamo avuto, poco tempo fa un presidente del Consiglio non eletto da nessuno, rimbalzato da una destra un po’ xenofoba, certamente sovranista e populista ad una maggioranza di governo di colori opposti. Nel primo caso hanno prodotto, tra gli altri, i decreti sicurezza, una legge pensionistica che in poco tempo ci ha inguaiato per tanti anni.

Poi non posso dimenticare gli Arcuri, le mascherine, i banchi con le rotelle, i monopattini, il no a tutto, gli ammiccamenti ondivaghi in politica estera, la sconfitta della povertà annunciata da un balcone…

E le retromarce del movimento di cui è a capo: no alleanze, limite dei due mandati, reddito di cittadinanza individuale a 9 milioni di persone, “fino a 1950 euro per una famiglia di 4 persone, referendum sull’euro, o sforatura del limite del 3% nel rapporto deficit/PIL, fermare la TAV, fermare la TAP, no all’immunità parlamentare (hanno votato contro l’autorizzazione a procedere su Salvini, per il Caso Diciotti), i premier deve essere scelto dal popolo, chi è indagato deve dimettersi subito (non valeva per la Raggi).

Detto che ognuno a casa sua fa ciò che ritiene più opportuno, ciò che trovo miserevole è il continuo tentativo di beatificazione di quest’uomo (che umanamente mi sta pure simpatico).

Come miserevole e forse ancora di più e lo storytelling di alcuni attivisti che prendono le distanze da un governo in cui sono stra-maggioranza (che non hanno saputo capitalizzare).

Credo sempre nella volontà popolare. Vedremo come gli elettori giudicheranno (su un foglietto ho già scritto la mia personalissima previsione) anche se dai primi set già si capisce che non si disputeranno tie break.

Mi auguro di non dover scrivere in difesa del popolo votante: “che ha preso coscienza” quando ti vota, che è bove quando ti condanna all’inconsistenza.

Ed adesso ritorno a “parallelCity”