🖋️In risposta al post di un amico napoletano che analizzava la sconfitta della squadra di Gattuso contro lo Spezia
Sintesi calcistica ma anche analisi sociologica in un mix che proietta considerazioni antropologiche.
C’è un poco di tutto.
Oltre alla disillusione…
Continuo a sostenere che le inefficienze dei tanti siano figlie legittime delle colpe dei pochi e della inadeguatezza di una struttura societaria che non esiste.
Non oggi ma fra qualche anno vedremo la Roma dei signori Friedkin che senza proclami si sono calati nella dimensione “calcio italiano”, sono presenti, vogliono capire, hanno tagliato teste ed altre le stanno sostituendo. Ruoli e competenze come in qualsiasi impresa che si rispetti.
Nasco, forse, prima anti juventino che tifoso, ma abitando a Torino non posso disconoscere la realtà dei non colorati. Organizzazione, pianificazione, investimenti, strutture, un museo, uno stadio ed il relativo store frequentati sette giorni su sette.
Il Napoli non è un pazziariello.
È storia.
È passioni.
È civiltà.
E potrebbe essere un formidabile volano per attività economiche.
E potrebbe essere un eccezionale traino pubblicitario per attestare le capacità di un popolo fiero e ricco di inventiva come quello napoletano.
E potrebbe essere tanto di altro.

Siamo in zona “luna di miele finita male”.
Difficile sapere cosa possa passare nella testa di Ringhio. Certamente non è più sintonizzato con le frequenze della piazza, è abbastanza evidente.
Ciò non vuol dire che non possa fare esercizio corretto del suo mestiere, nella fattispecie, però, si evince che qualcosa gli ha tolto serenità ed anche lucidità.
E l’assenza della società non aiuta.
Sulla gara poco da dire. Sconclusionato l’assetto. Insistere sulle proprie convinzioni senza addomesticarle al materiale umano, per me, è peccato mortale. Però tant’è.


Un punto importante per il morale e per la classifica.
Risultato a parte dalla gara di oggi emerge che:
✔️Belotti ha le batterie scariche, quindi uno/due rinforzi in attacco sarebbero oltre modo necessari. Già fuori Millico, fuori (da fare) Zaza, farei ancora una riflessione su Bonazzoli ma il reparto serve di innesti
✔️Centrocampo: una sola rondine (Baselli) non può fare primavera, anche perché non sappiamo come e quando sarà pronto dopo il lungo infortunio. Gojak sembra promettente ma acerbo, Rincon non ha nei piedi le geometrie e la capacità di dettare i tempi, Ansaldi è troppo soggetto ad infortuni. Linetty non è qualitativo. Servirebbero due innesti di qualità e cerebrali (esempio Schiattarella e Borja Valero).
✔️Difesa: non è granitica, ma tutto sommato con una migliore fase difensiva di squadra potrebbe anche non necessitare di innesti.
❤️ecco

🖋️Se mi fosse stato richiesto, oggi, di scrivere un pezzo a commento della gara della Strega avrei parlato della condizione mentale.
Aldilà della cifra tecnica, dell’applicazione o della tattica, quanto si evince dai 90′ odierni è la consapevolezza di essere squadra, anche andando oltre il risultato.
Subìto il gol, Schiattarella è compagni non si sono demoralizzati e non hanno inopinatamente accelerato. Hanno continuato a tessere le loro trame, non hanno offerto il fianco, con fredda determinazione ed un pizzico, pure, di cinismo hanno depotenziato la carica aggressiva dei sardi, hanno chiuso le linee di passaggio con puntualità, si sono dedicati ad applicare senza soluzione di continuità le marcature preventive e fieramente non hanno mai abbassato i toni. Senza urlare hanno pareggiato, con un giusto calcolo del saldo costi benefici hanno portato la loro offensiva riuscendo a raddoppiare. E con grande attenzione e navigata dedizione hanno condotto in porto la gara.
Lo fai quando hai una perfetta coscienza dei tuoi mezzi e quando la condizione psico (soprattutto)-fisica è impeccabile.

➡️ Fieno in cascina per quando il vento non spingerà alle spalle ed in una stagione lunga capiterà.

😔
Non sono mai riuscito a vederlo giocare dal vivo.
Non sarà stato integerrimo come uomo, ma ha rimborsato tutti come giocatore.
Non so prima (per questioni mie anagrafiche) ma dopo nessuno è stato come El Diez.
E credo che sarà impossibile a chiunque, in futuro, il solo avvicinarsi.
L’arte pedatoria fatta poesia.
Il gol del secolo, il riscatto di una nazione.
I gol italiani, la gioia di un intero popolo, quello del San Paolo.
Condottiero e guascone, capopopolo degli “ultimi” e con un cuore grande (quello che lo ha tradito) come ad Acerra, nel fango, per una gara di beneficenza.
Uomo del Sud del mondo.
Il buon Dio si è riappropriato del suo sinistro.

Una pagina social, qualche giorno fa, sondava la piazza virtuale.

Oggetto:  un voto alla presidenza De Laurentiis.
Penso che AdL non abbia fatto nulla di straordinario. Lo stesso “salvataggio” del Napoli non è ascrivibile tra i meriti di un mecenate. AdL non è un mecenate. Anche nella fase in cui lo fece suo mi piace pensare che anche altri lo avrebbero fatto. AdL imprenditore ha fatto bene. Ha dato solidità alla società Napoli (e quindi a lui stesso). Però nel calcio oltre all’imprenditoria c’è la passione. Uno dei piloti di F1 più amati in assoluto, Gilles Villeneuve, non ha mai vinto il mondiale. AdL non è riuscito mai a far vibrare le corde più profonde, quelle che legano in maniera indissolubile, quelle che scatenano la magia. Per interposta persona, tramite Sarri, ci si è avvicinato, ma non è farina del suo sacco. Quando avrebbe dovuto (ma secondo me anche potuto) non ha investito. È arrivato sempre all’ultimo miglio facendo mancare la benzina.
Mi piacerebbe che un giorno qualcuno studiasse queste vicende per capire se AdL ha più dato o ricevuto dal Napoli (ovviamente io penso ricevuto).
Quindi il mio personalissimo tabellino lo dà insufficiente. Tre, quattro, cinque, scegliete voi.
(Ferlaino quando decise che voleva vincere comprò Maradona. E chest’è )