Nel panorama delle feste proposte, più o meno, da tutti i paesi del circondario, “Austo a’ la terra”, che si tiene all’Apparuta, a San Giorgio la Molara, vive di un fascino proprio che rende questa manifestazione, secondo me, unica.
L’Apparuta è un angolo di paese oltremodo suggestivo, appartato ed elegante, romantico nel suo alternarsi di case abitate ed edifici vuoti che trasudano storie ed emozioni dai mattoni consumati dal tempo ed anche, un poco, dall’abbandono.
La Festa coniuga la riproposizione di pietanze con spiccata appartenenza al territorio, con un intrattenimento musicale di qualità, con un dj set per andare over, con un apprezzato angolo culturale dove c’è stata la presentazione di un libro che ha visto protagonisti, nel ruolo di padroni di casa, due giovanissimi sangiorgesi, alla faccia di tutti i tromboni che normalmente “occupano” questi spazi e che parlano più che altro per loro stessi e per il piacere di ascoltarsi.
Il tutto infiocchettato da una scenografia di effetto ma non plateale, raffinata e non kitsch, perfetto compendio del luogo e dell’idea di manifestazione.
Bravi i ragazzi della ProLoco, bravissimi Francesca Morganella e Francesco Fragnito per la presentazione del libro ed encomiabili Lea Modola ed Antonio Giordano per l’allestimento.