⚽⚽⚽ Nicola Davide
Varie sono le tattiche che arrovellano le sinapsi di tecnici, giocatori, tifosi (e quindi allenatori 😉).Dal WM in poi, credo di averne approfonditi diversi, comprese le varianti. Tra i più vituperati, perché non concede la patente di innovatore, risulta essere sparagnino, concede poco allo spettacolo (opinabile), non è glamour, è speculativo, c’è il gioco detto all’italiana. In alcune declinazioni “palla avanti e pedalare”, per i detrattori “contropiede”, per quelli che giocano col contropiede ma vogliono darsi una patente di modernità: calcio basato sulle ripartenze.Poco spettacolare, forse, perché nello storytelling predilige la fase difensiva, per nulla charmant perché non prevede la partenza del gioco dall’estremo difensore e ne manco gli interminabili (sterili) “giro palla” sulla trequarti.Non sto facendo l’elogio del modello Rocco-Trapattoniano, considero che “giocatori che hai” modulo che utilizzi.E passo a Davide Nicola.Ha ridato un senso alla difesa rendendola nuovamente arcigna, ha privilegiato le verticalizzazioni rapide, si è affidato alla dea Eupalla di breriana memoria affidando alla divinità superiore la speranza di percorrere in qualsiasi modo (anche in autostop se necessario) la via della rete.Forte del principio “primo non prenderle” il mister granata ci sta provando. Forse riuscirà nell’ennesimo miracolo, dopo quelli di Genoa, certo ha ridato una speranza.Difesa e contropiede, le gare si vincono di nuovo con una tattica vecchia ed obsoleta. Che paga quando è funzionale alla cifra tecnica dei giocatori che hai.
Credits _ Foto dal profilo facebook di Vitantonio Zaza