✍️Anche questa edizione del Salone Internazionale del libro è pronta a partire.
Il nostro lavoro è quello dei mediani, quello cantato da Ligabue, un’attività oscura, dura ma altrettanto essenziale e determinante, .
Noi non appariamo, gli allestitori sono un popolo che opera sottotraccia, però -lo possiamo dire senza rischiare di essere smentiti- noi siamo quelli che danno concretezza, solidità e robustezza ai Saloni con un apporto certosino che rende fruibili, suggestive, accattivanti le manifestazioni.
Noi siamo la leva che dà plasticità alle emozioni che i fruitori percepiscono, con grande tenacia e capacità di perseguire gli obiettivi.
Orgoglioso dell’azienda per la quale opero e degli allestimenti a cui diamo sostanza ed anima.
Ultimo giorno di allestimento 15711 passi 💪😂
Un progetto raffinato, una architettura sobria che dialoga perfettamente con il mondo Feltrinelli e ne esprime i valori.
Il nuovo stand, con il quale la casa editrice milanese si presenta alla kermesse libraria torinese, promette una full immersion totalizzante.
All’interno di uno spazio raddoppiato rispetto agli anni precedenti trovano collocazione i vari marchi del gruppo, ognuno con la propria identità, tutti con elementi che “parlano assieme”.
Ho letto un pezzo di Travaglio, in cui discetta da par suo (😢) del festival di San Remo e da lì coglie lo spunto per centrifugare commenti (a me) poco graditi su Mattarella.
Niente di nuovo sotto il sole.
Deve essere ancora prostrato per la debacle del suo partito (anche se sta cominciando a prendere le distanze) percorso da una guerra per bande, capace di non mettere a capitale una delle più grandi maggioranze relative della storia repubblicana.
(La santificazione dell’avvocato pugliese, che pensava di fottere ed è stato fottuto, merita invece una trattazione a parte. Di certo non si potrà urlare in piazza “ed allora il PD?”)
I danni derivanti dalla mancanza di cultura politica. Stiamo assistendo alla grande disillusione. Balcanizzazione prevista e prevedibile.
Sintetizzo con un proverbio napoletano:
E deritte moreno pe’ mmane d’ ‘e fessi
Gli intelligenti muoiono per mano degli stupidi. Questo proverbio mette in guardia dall’accompagnarsi con gli stupidi, perché possono danneggiare anche persone intelligenti.
Alberto Scarino
Mi chiamo Alberto Scarino e questo è il mio sito personale.
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