Questo fantastico gadget l’anno prossimo sarà fornito gratuitamente a tutti gli spettatori delle prime due file del Festival di San Remo 🤣

🍔Nella nostra cultura di uomini del Sud non esiste viaggio, lungo o corto che sia, che non preveda la modalità “i panini po ‘o viagg”.

Non è una forma per alimentarsi è un momento per godere di qualcosa di buono, per condividere un attimo di golosità con il compagno di viaggio, per socializzare per mezzo del cibo con un altro passeggero che non conoscevi prima e, forse, non rivedrai più.

Il panino per il viaggio può anche non essere consumato ed allora il viaggio è triste.

Nella mia vita ho mangiato tanti “panini po ‘o viagg” ed effettivamente non sono mai rimasto deluso.

Aneddoto: durante un Juventus-Napoli, partita che andai a vedere come accompagnatore di tifosi juventini che erano appositamente “saliti al Norde”, l’arbitro fischiò qualcosa pro bianconeri che creò più di un dispiacere ai napoletani i quali -per protesta- iniziarono a bersagliare il settore dal quale assistevo alla gara con “panini po ‘o viagg”. Uno in modo particolare mi colpì (per davvero ed in fronte) era con la frittata di maccheroni. Rimasi deluso per lui che lo aveva tirato e per me, perché non me lo fecero mangiare 🫣😞🤣

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In questo anno tribolato ho fatto svariati (e pure molto molto apprezzati) corsi in DAD per dare agli iscritti l’opportunità di finire i corsi di cui avevano già pagato la retta.

Per le masterclass, purtroppo, è ancora tutto sospeso. Questo piano di studi richiede la presenza, non ci è possibile insegnare senza avere lo studente “a portata di mano”.

Mi spiego: ai “SexSymbol abilitati” (i soli che possono iscriversi al corso specialistico) non forniamo più, ovviamente, le conoscenze di base, il corso si sostanzia in una attività di ricerca, di minuziosa quanto attenta cura del particolare: alleniamo ad essere SexSymbol.

Il cattedratico (io) ha la necessità di guardare negli occhi, annusare, creare suggestioni, instillare certezze. E questo, forse è un mio limite, bisogna farlo “vis a vis”.

Spero di potervi annoverare ancora nelle mie classi.

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Saluti e buon 2022

Alberto Scarino

Fondatore, docente, professore, cattedratico, grand uff, lup mann, squal predator della

#SexSymbolAccademy

(Con due “c” che sono rafforzative

❤️❤️❤️❤️❤️)

✍🏽 Non sono stati sufficienti l’onda lunga della crisi partita nel 2006, varie guerre ed infine la pandemia ed il successivo conflitto russo-ucraino a (ri)consegnarci una coscienza di paese.

Quello italiano è un popolo che sulle macerie della seconda guerra mondiale ha vissuto un boom economico, è riuscito ad uscire da un lungo e terrificante tunnel legato alla stagione del terrorismo, è sopravvissuto a varie crisi energetiche.

Ho sempre avuto la percezione di una nazione capace di essere monolite quando, all’ultimissimo secondo, con più di un piede nello strapiombo, raschiando sotto il barile, riusciva in imprese strabilianti. Si diceva della Democrazia Cristiana, falcidiata dalle correnti, di avere la forza di essere testuggine prima degli impegni importanti. E così pure nello sport, per non essere prolisso rimando alle affermazioni ai mondiali di calcio del 1982 e 2006, dove partivamo con il ruolo di comparse

Non so se sia in forza di un mio pessimismo di fondo dovuto a ragioni anagrafiche ma il colpo di reni non lo immagino neppure più, prevale un senso di abbandono.

Troppa approssimazione, troppo pressappochismo, troppa cialtroneria, a cominciare da una classe politica che sconta la pochezza della mancanza di pensiero.

La causa è una sola: è venuta meno la cultura.

La politica, l’imprenditoria, alcuni pezzi della chiesa sono profondamente ed irreparabilmente ignoranti.

I tuoi soldi li puoi spendere come meglio ritieni, ci mancherebbe.

Quando sei presidente, di una squadra di calcio che nessuno ti ha obbligato a rilevare (per altro il Torino, che ha anche dei precisi impegni rispetto alla storia), senza aver subito costrizione alcuna, i soldi continuano ad essere sempre i tuoi e ci ri-mancherebbe, però da presidente di un team calcistico con un passato più che importante, esiste un minimo sindacale da onorare, per rispetto del blasone, della tradizione e dei tifosi.

Io, Alberto Scarino, tifoso granata da sempre, con ancora a mente, a mo’ di poesia, l’ultima formazione scudettata, sono stato defraudato della mia voglia di appassionarmi.

Al termine di una stagione per me soddisfacente, con un blocco di giocatori in grado di darmi suggestioni, nel prossimo torneo dovrò ricominciare da capo, cercando di capire con chi ho a che fare e chi debbo tifare.

Ci stanno rubando l’essenza del tifo del calcio, la capacità di appassionarsi e di aspettare la partita successiva per potere ancora tifare.

Che amarezza 😞