Forza Napoli 💙
(Si ricomincia da tre)

Non capisco perché lo scudetto del Napoli non possa essere solo tale e, quindi, la sola conquista del tricolore. La pietanza deve essere per forza condita con la retorica dell’utilità (utile alla “città” per dimenticare i suoi problemi) e/o del riscatto (per riscattare l’immagine della “città”). E così di seguito…

La vittoria del Napoli è la vittoria di una squadra che ha fatto più punti delle altre ed ha espresso il gioco migliore per contenuti tecnici e tattici💙

( “So’ napoletano, ma no emigrante. Pare che un napoletano nun po’ viaggià, po’ solo emigrà”.)

✍️💙Napoli e il triangolino di stoffa di tre colori

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Un crescendo da agosto. Turno dopo turno, settimana dopo settimana, vittoria dopo vittoria, una convinzione che diventava contagiosa nella stessa misura in cui venivano disintegrati gli avversari.

E poi i calcoli, i timori di non riuscire a gestire la novità di un mondiale novembrino.

E poi la presa di coscienza con l’aumentare dei distacchi e l’autolesionismo di alcune avversarie.

E poi la poetica dei tifosi che prima timidamente (perché la scaramanzia è scaramanzia) e quindi sempre più convintamente si sublimava sino alle massime essenze.

Il calcio è anche per i romantici (e noi lo siamo): innamorati e folli, a volte decerebrati ed inconcludenti, con l’animo sempre spaccato tra euforia e depressione (senza una logica via di mezzo) a seconda dei risultati.

P.S. mi piace pensare che una mano amica abbia annodato i fili delle vittorie dell’Argentina ai mondiali e del Napoli in campionato

💙#D10S