Politica

❗Mi capita, talvolta, di pensare di vivere in un mondo parallelo.

Abbiamo avuto, poco tempo fa un presidente del Consiglio non eletto da nessuno, rimbalzato da una destra un po’ xenofoba, certamente sovranista e populista ad una maggioranza di governo di colori opposti. Nel primo caso hanno prodotto, tra gli altri, i decreti sicurezza, una legge pensionistica che in poco tempo ci ha inguaiato per tanti anni.

Poi non posso dimenticare gli Arcuri, le mascherine, i banchi con le rotelle, i monopattini, il no a tutto, gli ammiccamenti ondivaghi in politica estera, la sconfitta della povertà annunciata da un balcone…

E le retromarce del movimento di cui è a capo: no alleanze, limite dei due mandati, reddito di cittadinanza individuale a 9 milioni di persone, “fino a 1950 euro per una famiglia di 4 persone, referendum sull’euro, o sforatura del limite del 3% nel rapporto deficit/PIL, fermare la TAV, fermare la TAP, no all’immunità parlamentare (hanno votato contro l’autorizzazione a procedere su Salvini, per il Caso Diciotti), i premier deve essere scelto dal popolo, chi è indagato deve dimettersi subito (non valeva per la Raggi).

Detto che ognuno a casa sua fa ciò che ritiene più opportuno, ciò che trovo miserevole è il continuo tentativo di beatificazione di quest’uomo (che umanamente mi sta pure simpatico).

Come miserevole e forse ancora di più e lo storytelling di alcuni attivisti che prendono le distanze da un governo in cui sono stra-maggioranza (che non hanno saputo capitalizzare).

Credo sempre nella volontà popolare. Vedremo come gli elettori giudicheranno (su un foglietto ho già scritto la mia personalissima previsione) anche se dai primi set già si capisce che non si disputeranno tie break.

Mi auguro di non dover scrivere in difesa del popolo votante: “che ha preso coscienza” quando ti vota, che è bove quando ti condanna all’inconsistenza.

Ed adesso ritorno a “parallelCity”