In risposta ad un post di Marco Cavaletto

Il tema centrale riguarda la progettualità del nostro Comune, che è nella mani di un solo uomo al comando, che non è il buon Visca. Il Sindaco non ce lo dirà mai ma sono convinto che molte delle scelte relative ad investimenti “cementizi”, che hanno ipotecato il nostro futuro, anche economicamente, non lo vedevano d’accordo.
Spendere per spendere.
Così come non sapremo mai quale futuro avrebbe avuto Trofarello con un’altra amministrazione. Sappiamo però quello che siamo.
Seguo per diletto il calcio dilettantistico. Trofarello partì in anticipo con l’impiantistica sportiva, in anni in cui nel circondario altri comuni non avevano rettangoli di gioco neppure paragonabili, oggi -con una società ed una squadra che consegue ottimi risultati addirittura a livello regionale- le nostre strutture sono assolutamente insufficienti.
Chi ascolta le reali necessità di chi si spende sul territorio? La richiesta sarebbe stata di certo meno spogliatoi e più campi.
Trofarello è un paese che a parole vorrebbe aprirsi ai giovani ma nei fatti non è disponibile a cedere neppure di un millimetro sulla sua intolleranza.
Se cambiamento ci dovrà essere, dovrà partire da una presa di coscienza generalizzata.
Che parta dalle scuole.
Le scritte sui muri o i rifiuti abbandonati in ogni dove non sono colpa del Sindaco. Sono la foto di quello che siamo diventati.
È responsabilità dell’amministrazione, invece e soprattutto di chi detiene i cordoni della borsa, non avere mai pensato ad un centro polifunzionale che consentisse di fare teatro, di fare una festa, di avviare un’attività di cineforum.
E questo solo per fare un secondo esempio.